Figliodellarte: “Meccanismi ancestrali”

I numeri perfetti che legano la costruzione del movimento a partire dalla materia grezza, sono rappresentati dal mio numero preferito, “il numero quattro”. Questa non è una pura osservazione o parere personale, bensì rispecchia la consapevolezza delle modalità con cui si è andato a caratterizzare il meccanismo legato al moto delle cose.

La direzione rappresenta il primo fattore necessario a identificare una qualsiasi forma di movimento inerziale e non. La conoscenza del punto di arrivo, da un punto di partenza, determina esattamente questo primo fattore costituente la prima presa di coscienza che ha segnato il passaggio dalla staticità al movimento.

I quattro punti cardinali potrebbero esprimere appieno il senso di quello che consideriamo rappresentato

dalla direzione, e questo penso sia assodato ormai da tempo. La direzione è una necessità, un requisito essenziale per la determinazione di un viaggio, la coscienza che esista un percorso specifico, definito per un determinato intervallo temporale.

La direzione non è il solo fattore che rappresenta il “mondo del movimento”, un’altro elemento importante che ne determina la rappresentazione è costituito dall’intensità. L’intensità in genere è un fattore attribuito all’applicazione di una forza; in questo caso, è esattamente così, si tratta della forza acquisita proprio a partire dal movimento stesso ed acquisita appieno dalla fase iniziale di equilibrio statico. L’intensità è quindi sinonimo di forza, quella forza che permette ad un generico elemento, dotato di movimento, di percorrere più spazio, e per più tempo.

La materia diventa quindi il terzo fattore determinante per la generazione del movimento. Ogni materiale ha delle peculiarità specifiche, ciascuna delle quali ha la capacità di influenzare l’intensità del movimento generato, e in alcuni casi, anche la direzione. È chiaro che stiamo parlando del materiale costituente un generico corpo in movimento, ma anche del materiale, che determina il mezzo di contatto necessario alla propagazione dell’energia del movimento. Diventa quindi, anch’esso, un’ottimo protagonista, in questa scena ancestrale.

Antica come il dubbio legato alla forma della nostra amata terra, entra in gioco il quarto elemento generatore di movimento, la forma. La forma è in realtà un fattore essenziale per le determinazione del movimento propagato in un contesto di riferimento ben preciso e la sua influenza cambia al modificarsi dello spazio circostante. Le conseguenze legate ad un movimento e l’andamento del movimento stesso, generano delle precondizioni legate alla forma del corpo in movimento.

La forma ha quindi la peculiarità di modificare la direzione di un corpo in movimento e questo avviene in modo diverso e dinamico, in funzione dello spazio percorso, dell’intensità del moto e del tipo di ambiente circostante.

È chiaro che movimento e generazione di arte sono interdipendenti. L’arte è creata a partire dal movimento, che si tratti di lavoro umano o inerzia evolutiva.

Ad ogni modo, il movimento genera inerzia e l’inerzia a sua volta crea nuova inerzia e di conseguenza nuova arte.

Questa inerzia è quindi legata ai nostri quattro fattori, quindi possiamo dedurre come la nostra amata arte possa essere dipendente da questa forza primordiale che nasce quasi per magia, ma che genera un’infinità di energia.

Figliodellarte

By admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *