
Sono le solite cinque sillabe a descriverlo, una dicotomia unica nel proprio genere, volta a definire qualcosa di socialmente utile, emotivamente stimolante e fisicamente attraente.
Una parola magica che definisce una serie di comportamenti e fasi atte alla creazione di una situazione, necessaria alla generazione di energia universale.
Amore o Sesso, considerate spesso la solita questione, quindi, fattori determinanti come legami sentimentali o stati emozionali correlati, sono generalmente lasciati in secondo piano, rispetto alla definizione scientifica dell’atto sessuale.
Potremmo ri-condurci a vocabolari del tipo “erotismo“, “pornografia” o “kamasutra“, parole che esprimono gradienti differenti della sfera sessuale.
Sfumature di passionalità e gusto personale, fanno si che l’atto sessuale assuma forme e sembianze diverse, in contesti e situazioni disparate, e questo rende quest’attività ludica, una reale attività sociale non sempre esclusivamente volta alla generazione di nuova prole.
Il ritmo incalzante del sesso, è un suono reale e persistente, che però rimane nascosto tra le membra di un essere umano, complesso e nello stesso tempo perfetto.
Peristalsi di movimenti volontari e involontari, che si cercano quasi ad assaporare il desiderio di un’equilibrio labile e persistente, sino al punto dell’indefinibile e breve piacere.
Un connubio di sincronie temporali, e movimenti perfetti, che si creano magicamente originati da una fonte vitale sconosciuta.
La scienza definisce il sesso, come la serie di caratteri anatomici, morfologici e fisici, che determinano e distinguono organismi della stessa specie, la sua funzione biologica è la riproduzione, sia di orgnismi animali sia vegetali.
La riproduzione sessuata, comporta la ricombinazione di geni, mediante meiosi, che conduce alla formazione di cellule aploidi, chiamate gameti.
La fusione successiva, delle cellule aploidi maschili (lo sperma) con quelle femminili (gli ovuli) determina la cellula diploide della nuova prole (fecondazione).
Quello che succede realmente nel momento in cui un soggetto maschio fa l’amore con la propria compagna, è il verificarsi di una danza di messaggi chimici complessi, i quali vanno a determinare la sequenza di azioni ed eventi che conducono al completamento dell’atto sessuale stesso.
Secondo Quinghua Liu, dell’Università di Pechino, esistono alcune dinamiche legate all’azione di alcune sostanze chimiche prodotte dall’organismo maschile, che determinano la transazione nelle diverse fasi dell’accoppiamento.
Sostanze organiche come la dopamina e l’acetilcolina, si combinano in modo sincrono, generando alterazioni del sistema nervoso simpatico (dopamina) e parasimpatico (acetilcolina), che fanno si che l’uomo intraprenda le decisioni e compia quelle azioni necessarie e sufficienti per svolgere l’intera pratica sessuale.
Si combinano e si alternano, quindi fasi di eccitazione e rilassamento, che nel complesso, conducono le azioni dell’atto sessuale.
Ai Miyasaka, dell’Università Tsukuba in Giappone, spiega come l’interazione tra i neurotrasmettitori impiegati nelle diverse fasi dell’atto sessuale, sia scandita da una risoluzione temporale molto precisa.
Lo studio dei ratti ha dimostrato come, nella prima fase dell’interazione tra partner, ci sia, un maggior rilascio di acetilcolina, nella prima fase dell’incontro, per poi, avere un nuovo bilanciamento, con un rilascio maggiore di dopamina, subito dopo la fase del contatto.
Quest’altalenarsi di bilanciamenti prosegue fino alla fase di eiaculazione, che vede la rilevazione di un basso rilascio della dopamina, con relativo bilanciamento di acetilcolina, subito prima dell’eiaculazione, per poi rilevarne uno nuovo, maggiore in dopamina, relativamente alla fase eiaculatoria.
Eccitazione e rilassamento, sono quindi i fattori determinanti quello che in gergo viene chiamato “fare l’amore“, attività tendenzialmente svolta quando l’appetito sessuale lo richiede, e che può avere durata ed intensità differenti in funzione della combinazione perfetta di recettori e neurotrasmettitori.