L’intelligenza Umana

Fermo restando il significato oggettivo del termine intelligenza, che nello specifico si identifica come “la capacità di un individuo di apprendere, adattarsi e risolvere problemi di diverso tipo“, l’intelligenza umana è un termine che si applica specificatamente all’individuo umano e quindi, raggruppa in se tutte le caratteristiche proprie dell’intelletto di un essere umano,

Questo significa, che tra le innumerevoli capacità detenute da una persona, ve ne sono alcune prioritarie che ne permettono un “funzionamento primario“, tale da garantirne la corretta vita, (nel nostro caso) sulla Terra.

Dobbiamo fare però distinzione tra cio che è intelligenza e ciò che esprime invece un’altro elemento essenziale, l’intelletto. A differenza della prima, l’intelletto, determina ciò che inconsapevolmente un’essere vivente riesce a percepire come sapere, senza realmente conoscere il motivo di tale consapevolezza.

In parole più semplici, l’intelletto rappresenta “ciò che la nostra mente ci permette di perseguire in termini di ragionamento, astrazione, concettualizzazione e giudizio“.

Questo significa poter trarre conclusioni a partire da informazioni esistenti, ma anche generare regole e concetti generali oppure perseguire un’idea astratta di una specifica questione.

Un’altra qualità differente, ma determinante anch’essa come componente dell’intelletto di un essere umano, è la capacità di un individuo di poter prendere una decisione, e questa è definita capacità di giudizio.

Quello che abbiamo compreso fino ad oggi è che l’intelligenza di un essere vivente è fortemente correlate con la quantità di materia cerebrale disponibile. Questo evento si è manifestato nel corso dell’evoluzione del genere umano ed ha determinato ciò che oggi si è raggiunto in termini sociali e tecnologici.

La possibilità di generare ciò che oggi è reale è stata determinata dalla nostra capacità di adattarsi a nuovi stimoli esterni nonchè di acquisire quella consapevolezza e manualità tali da creare il “futuro presente“.

C’è chi è riuscito a identificare diverse tipologie di intelligenza, come Howard Gardner, che ha classificato ben 7 tipi di intelligenza, nel suo primo libro “Frames of mind” (1983), catalogando: intelligenza logico-matematica, linguistica, spaziale, musicale, cinestetica, interpersonale e intrapersonale.

Ci sono inoltre delle teorie che invece aggregano diverse forme di intelligenza, definendone una “triarchia” di aspetti analitici, creativi e pratici, come proposto da Robert Sternberg.

Altre invece, come la “PASS Theory of Intelligence“, proposta da Alexander Romanovich Luria (1966), definiscono l’intelligenza umana in funzione della pura attività cerebrale, determinando quattro stati cognitivi diversi: Pianificazione, Attenzione, Simultaneità e Successione.

Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, è nata una nuova frontiera che vede le macchine al primo posto per quanto riguarda potenza elaborativa e cognitiva. Questo determina una nuova fase evolutiva che si trova ad integrare mente-umana e computer, e, nel peggiore delle ipotesi, vede la vittoria spudorata dell’elettronica digitale sull’uomo.

Resta il fatto, che rende ogni singolo individuo differente l’uno dagli altri, con qualità e coscienza differenti, in questo caso, non potremmo individuare una specifica teoria volta a dimostrare “il perfetto modo di pensare comune“, che possa essere ritenuta scientificamente e oggettivamente giusta per un corretto stato evolutivo raggiunto, e che manca di quell’aspetto importante che lega l’individuo alla sua propria originale esistenza sulla Terra.

By admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *