Figliodellarte: “L’arte dell’assenza”

E’ esclusiva iniziativa umana, quella di definire le politiche necessarie alla costruzione di opere d’arte e tecnologia. La conservazione della specie è poi demandata ad una categoria di persone che per passione o spirito, decidono di svolgere questa missione. Sintetizzare poi come sia importante la distinzione di queste due considerazioni, diventa un aspetto fondamentale per la comprensione naturale delle cose. E’ bene considerare positivo tutto ciò che viene costruito, con lo scopo di creare un’evoluzione e segnare una fase di evoluzione maggiore, mentre potrebbe essere rischioso, considerare bene, tutto quello che comporta tutto ciò che determina la cancellazione di quanto di bene è stato precedentemente creato. Pare semplice trarre la conclusione che la generazione delle cose possa ritenersi un elemento esclusivamente positivo, o quantomeno generatore di bene e di evoluzione.

Non è comunque errato, considerare fattore di rischio l’eventuale mancata espressione della fase di generazione creativa, quando questa non altera l’equilibrio perfetto determinato dalla fase creativa, risultante fino a quel momento. E’ ovvio che la mancata espressione, può essere sintomo di non generazione di evoluzione maggiore, rimangono comunque da considerare, le fasi temporali che intercorrono e che sincronizzandosi, determinano a sua volta una fase di evoluzione. Fenomeni come le guerre, carestie, catastrofi naturali, atti vandalici, sono l’espressione più importante di quanto possa essere considerato malvagio e distruttivo per l’umanità. La definizione di tali fenomeni potrebbe far pensare ad una fase, tale per cui, non sia possibile generare energia positiva, con lo scopo di accrescere la consapevolezza e l’intelletto del genere umano. Qualsiasi forma d’arte che possa ricondursi alla definizione di opera d’arte o a quella di capolavoro, invece, avrà la tendenza di accrescere e migliorare l’esistenza di coloro che godranno di queste opere, sia dal punto di vista fisico, che mentale.

La distinzione tra le varie opere, determinerà la godibilità delle stesse in tal maniera specifica, e renderà a sua volta godibile lo spazio di esistenza in cui tali opere saranno prodotte o rappresentate. La possibilità di poter godere di tali opere e delle loro proprietà, rappresenta quindi una nuova forma di libertà acquisita ed espressa in termini esistenziali e si costituirà come elemento di connessione tra passato e presente. Diventa quindi chiaro, come possa essere collegabile a questo elemento di connessione, un’altro costituente essenziale, senza il quale, non potremmo definire lo scandire dell’evoluzione e del tempo, il futuro.

Il futuro diventa la rappresentazione di ciò che è ancora non espresso e definito, di ciò per il quale è assente e del quale non esiste ancora la consapevolezza dello stesso. Considerare il futuro, una limitazione alla nostra libertà raggiunta fino al tempo scientificamente e realmente scandito, potrebbe essere una tentazione molto forte. Potremmo quindi attribuirne una nuova proprietà, quella della possibilità, dell’incertezza e della non conoscenza o misticità e mistero. Non è chiaro a questo punto come poter considerare questi nuovi elementi, come fattori costituenti e generatori di evoluzione maggiore, visto il fatto che non abbiamo ancora la possibilità di definirne in termini scientifici e materiali. Non sarebbe corretto attribuirne delle proprietà malvage, poichè andrebbe comunque dimostrato scientificamente, e in questo caso, non abbiamo a dimostranza, delle modificazioni materiali errate, generate all’interno del processo universale della creazione.

L’assenza diventa quindi il nuovo protagonista della scena, un fattore che determina il tempo senza alterarne la realtà, che non genera arte, ma pura attesa e che definisce una fase di sincronismo necessaria alla prosecuzione della fase principale del processo di creazione. All’interno di questa fase, potranno determinarsi altre attività secondarie, ma importanti, che, come abbiamo già visto, consentiranno di prendere conoscenza di quanto già stato generato. La generazione di nuove idee sarà quindi il mezzo attraverso il quale, il meccanismo perfetto e sincronizzato della creazione, riprenderà a manifestarsi in modo evolutivo e consentirà di determinare una fase evolutiva futura.

“Figliodellarte”

By admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *