Figliodellarte: “Feste preziose”

Bellezza, eleganza, perfezione e piacere estetico, sono alcuni degli elementi che un’opera d’arte deve possedere, secondo quanto ci siamo raccontati fino ad ora. Che cosa rende possibile attribuire ad un’opera, questi aggettivi o qualità, è un quesito molto importante, la cui risposta, diventa un fattore delicato e non di facile giustificazione. Ad ogni modo, si viene a creare un’associazione indiretta tra questi elementi ed un’opera; in particolare, il valore della stessa, diventa un componente valutativo di primaria considerazione. Quando parliamo di valore di un’opera, dovremmo prendere in considerazione sia il grado di rilevanza, e quindi il legame, rappresentato dalla profondità artistica, generato dall’opera stessa, sia il pregio rappresentato in termini monetari. E’ chiaro che questi due fattori, ad oggi non sono esattamente interdipendenti, potremmo quindi considerare un’altro fattore di rilevanza ancora maggiore, l’elemento caratterizzante l’opera in termini di preziosità, ossia la rarità dell’opera d’arte. Sembrerebbe assurdo, ma è proprio così, il valore di un’opera d’arte è direttamente, o quantomeno, proporzionale, alla sua rarità, fermo restando la relativa profondità artistica. Questo significa che un’opera d’arte diventerà tanto più preziosa, quanto maggiore sarà la sua rarità, inoltre dovrà avere un valore culturale tale da poter essere significativa e connessa con altre opere d’arte esistenti.

Da cui, è facilmente derivabile che la bellezza di una creazione artistica non è sempre riconducibile ad alcuna forma di preziosità in termini monetari. E’ invece assolutamente vero, come il valore monetario di un’opera sia legato alla preziosità del materiale con cui è stata costruita. Quindi, ricapitolando, per creare opere d’arte di elevato valore e con elevato preziosismo, è necessario far uso di materiali tali per cui, rarezza e preziosità siano tali da arricchirne l’opera stessa. In linea generale, è anche necessario che l’opera generata, rispetti dei canoni di estetica e di verosimiglianza artistico-culturale, che ne permetta l’appartenenza alla categoria di opere di adeguata e positiva valutazione. In realtà, c’è anche un’altro fattore che determina il valore, in termini di preziosità, di una creazione artistica, non meno importante rispetto ai precedenti, e questo è il fattore generato dal lavoro umano. Quando parliamo di lavoro umano, prendiamo in considerazione tutto ciò che rientra nelle attività necessarie alla costruzione di una generica opera. Non considerare questo fattore, sarebbe fuorviante e non rispecchierebbe nella realtà, il valore o la preziosità dell’opera. Riassumendo brevemente, possiamo quindi generalizzare che il valore in termini economici di un’opera d’arte è legato al preziosismo dei materiali con cui è stata generata, dal valore economico degli stessi materiali, inoltre, dal costo del lavoro umano necessario per completare l’opera. Chiaramente il valore artistico che verrà generato dalla creazione dell’opera, sarà interdipendente dalla cultura che determinerà l’opera stessa e di conseguenza dall’artista creatore. L’originalità ovviamente renderà l’opera maggiormente identificabile e con maggior impatto sulla collettività.


Tutto questo per sottolineare “quanto sia labile la distanza che separa la bellezza dalla preziosità, quando l’unico mezzo di valutazione che possiamo utilizzare, per ammirare un’opera d’arte è semplicemente il nostro sguardo“.

“Figliodellarte”

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